Ah, sa, abbiamo
vissuto qui per ben trent'anni. Siamo arrivati qui dall'est. La terra non era
mai stata colonizzata. Per 10 anni abbiamo combattuto gli indiani. Gente dura.
Poi sono arrivati i fuorilegge, la siccità, abbiamo sofferto il vaiolo,
sopportato inverni terribili, il colera. Ho seppellito più bambini di quanti ne
ho cresciuti. Ho visto uomini forti appassire e morire, sotto quel sole
spietato. Intere mandrie di bestiame ammalarsi e crepare. Ma nemmeno una volta
ho messo in dubbio la mia vita qui.
(Drew McFarlane)
1911. Incalzato dallo sviluppo di
una società a metà tra il passato e le promesse di un futuro dove nuove
invenzioni e innovazioni industriali promettono di spazzare via ogni traccia
del vecchio glorioso west, il mondo di John Marston si avvia verso un lento ma
inesorabile declino.
Nel 2010 la Rockstar Games lancia
“Red Dead Redemption” un gioco free roaming di ambientazione western,
sviluppato per piattaforma Playstation 3 e X-Box 360. Il termine free roaming
identifica quella tipologia di videogiochi in cui il giocatore può muoversi
all’interno dell’ambientazione liberamente, decidendo di volta in volta se
dedicarsi a seguire le vicende inerenti alla trama principale oppure
prediligere la risoluzione delle missioni secondarie proposte, oppure ancora,
semplicemente girovagare senza meta e obiettivo.
Red Dead Redemption
(RDR) ha seguito una strada già tracciata da altri videogiochi basati sulla
stessa impostazione, basti ricordare il famoso GTA (sempre Rockstar). Ma
l’innovazione, se così si può chiamare, portata da RDR è rappresentata
dall’ambientazione western: in questo senso, risulta rappresentare il sequel
spirituale di Red Dead Revolver, un gioco d’azione proposto dalla Rockstar nel
2004.
All’interno del mondo di RDR vi
trovate a vestire i panni di John Marston, un uomo “vecchio stile” che incarna
molte delle caratteristiche del cowboy dell’old west: inizialmente, le
informazioni sul suo conto saranno poche e frammentate ma, poco alla volta,
scoprirete che dietro le sue azioni, vi sono motivazioni e spiegazioni, che
solo gradatamente arriverete a conoscere.
Rockstar Games ha ambientato Red
Dead Redemption in tre stati posti idealmente al confine tra Stati Uniti e
Messico: New Austin, West Elizabeth, e Nuevo Paraiso che, idealmente,
rappresentano i reali Texas e Nuovo Messico. In fin dei conti, le licenze
ludiche della Rockstar Games si fermano qua, poiché l’ambientazione riprende
esattamente il mondo del vecchio west: nel bene e nel male non si tratta di una
descrizione patinata e idealistica. Polvere e decadenza segnano territori arsi
dal sole dove i piccoli paesi e ranch sperduti si alternano a pianure desolate
dove è possibile fare gli incontri più disparati: serpenti, coyote e puma si
aggirano tra le rocce, mentre potreste incappare in banditi o persone in cerca
di aiuto.
Come ogni mondo western che si
rispetti, in qualità di John Marston avrete la possibilità di dedicarvi a gioco
d’azzardo, all’interno dei saloon o anche all’esterno, dove gare improvvisate
di abilità vi permetteranno di racimolare qualche moneta. La varietà di
personaggi con cui entrerete in contatto, disegnano una popolazione variegata e
multietnica, vivono nelle terre di frontiera che hanno accolto migranti di
varie parti del vecchio mondo e si pongono verso la società secondo l’antica
legge del più forte o talvolta del più furbo.
Non mancherà poi
occasione per allenarsi a catturare (e domare) cavalli selvaggi o a cacciare (e
scuoiare) animali selvatici; nelle parti iniziali del gioco inoltre, vi
troverete a vivere all’interno di un ranch e, conseguentemente, ad aiutare
nelle mansioni quotidiane all’interno e all’esterno dei confini di questo.
RDR offre inoltre la possibilità
di giocare in modalità multiplayer on-line: unendovi ad altri giocatori, in quel
momento connessi, potrete confrontarvi nel portare a termine missioni talvolta
simili ad alcune presenti nel gioco
originale.
Personalmente ho scoperto RDR per
puro caso e mi sono lasciata affascinare dall’ambientazione, ancor prima che
dal videogioco vero e proprio. Anche per chi solitamente non è abituato a
confrontarsi con giochi su console, RDR può rappresentare una splendida
scoperta: all’inizio, la trama stessa, porta il giocatore ad imparare poco alla
volta come muoversi nel variegato mondo.
Non sono molto esperta di videogiochi (anzi praticamente non li conosco per niente!) però l'ambientazione di questo qui mi sembra parecchio interessante, così come è parecchio interessante il protagonista John Marston!
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