Dieci anni, è un traguardo? Direi di sì, ed anche un
traguardo importante, uno di quelli che si festeggia da bambini quando lo si
raggiunge la prima volta e si comincia a sentirsi grandi e muta il filtro con
cui si guarda ciò che ci circonda. Un traguardo che si festeggia anche nei suoi
multipli e non solo inteso come compleanno, ma come anniversario in genere,
tipo quello di matrimonio. Un traguardo quindi, che però non è un arrivo, ma un
punto di partenza nuovo, un trampolino da cui darsi uno slancio in avanti,
verso il nuovo traguardo da raggiungere e da utilizzare come un nuovo
trampolino.
Festeggiamo quindi il primo traguardo quest'anno,
usiamo il trampolino per lanciarci in avanti, intravvedendo già il prossimo che
ci aspetta laggiù, all'orizzonte, su quella linea immaginaria che spesso, come
la felicità, tanto si allontana quanto ti avvicini, ma che si spera e ci si
convince di riuscire a raggiungere. Tagliamo la linea del traguardo allora... e
tagliamo anche qualche colletto già che ci siamo! Impicciamoci, gentilmente
(ahimè, uno dei due intervistatori avrebbe maniere più brusche e scorbutiche,
ma questa volta addolcirà il modus operandi) delle persone che compongono Tyr,
che prestano al gioco il loro sangue con cui abbeverano la prateria riarsa, il
loro sudore con cui inzuppano camicie e camicie, il loro cuore che pompa la
vita ogni giorno ed in ogni mail, la loro anima e le loro emozioni e sensazioni
e sentimenti, che ne formano carne e ossa e si materializzano ai raduni...
Quindi, a seguire, ecco alcune domande poste alle veterane del gruppo, la
cosiddetta “Triade”, tre giocatrici ma soprattutto tre amiche, unite dalla
stessa passione per la scrittura, il telefilm “The Young Riders” – al quale il
gioco è ispirato – e il mondo western in generale. Le risposte sono tutte in
rigoroso ordine alfabetico.
E' un inizio, giacché si sa, che l'appetito vien
mangiando...
Come è nato il gruppo?
Dany: Nel 2005 facevo parte
di una fanpage italiana sui Ragazzi della Prateria. In quel periodo trasmettevano
le repliche del telefilm su Rai2 a orari improponibili, ma i fan erano
abbastanza numerosi, come i forum e i gruppi ad esso ispirati. L'idea era
giocabilissima, almeno per quanto mi riguardava, e avevo da poco chiuso il mio
primo gdr (un altro pbem), quindi avevo molto più tempo libero per avviare un
nuovo progetto.
Lety: Per caso...o meglio
la casualità ha voluto che conoscessi Dany tramite un gioco a cui mi ero
iscritta...
Paola: A questo non posso
rispondere, purtroppo; io ho conosciuto TYRItalia qualche tempo dopo che era
stato fondato il gruppo, sono stata invitata da un'altra fan del telefilm The
Young Riders, spagnola, di nome Aida, che conobbi sul sito internazionale di
fan fiction sui Ragazzi della Prateria The Writers Ranch.
E’ stato “fondato” per iniziativa di una
singola persona oppure da un’idea condivisa?
Dany: In realtà l'idea di
un gdr a tema TyR ronzava in testa sia a me che a Letizia. Quando ci siamo conosciute
abbiamo iniziato a chiacchierare sulla fanpage italiana dedicata al telefilm.
Lei buttò lì l'idea di strutturare un sistema di gioco e io non me lo sono
fatta ripetere due volte, fondando il gruppo Yahoo che esiste ancora oggi.
Lety: L'idea di creare un
gioco con ambientazione western è arrivata da Dany e io ho aderito con
entusiasmo dato che era un periodo storico che mi aveva sempre affascinato...
Paola: Da quello che so sono
state Letizia e Danila a unire l'amore per i giochi di ruolo e quello del
telefilm TYR anche se Letizia non ha mai visto la serie originale. In effetti
sono anch'io molto curiosa di sapere come è andata la fondazione di TYR Italia!
Come vi siete conosciute? Prima o dopo
TyR?
Dany: Io e Letizia ci siamo
conosciute prima della fondazione del gruppo TyR.
Lety: Conosciute di persona
dopo la nascita di Tyr...anzi un bel pò dopo...in occasione del primo raduno
Paola: Io le ho conosciute
ufficialmente tramite TYR, però avevo già letto delle fanfiction sul Signore
degli Anelli scritte da Danila con il nome di Gilraen che mi erano piaciute
parecchio. Fu quindi una piacevole sorpresa scoprire che l'autrice era proprio
lei!
La “Triade” si è formata sin da subito o
per aggregazioni successive?
Dany: Paola si è aggregata
al gruppo successivamente, credo un paio d'anni dopo la fondazione. Le fu consigliato
il gioco da una nostra iscritta che frequentava il Writer's Ranch, un forum americano
su The Young Riders e si è inserita subito nel gruppo, diventandone parte
integrante. Non ci siamo più lasciate.
Lety: Io e Dany ci siamo
conosciute per prime ma poi, a stretto giro, è arrivata Paola
Paola: Diciamo che
all'inizio io ero una giocatrice e basta, però pian piano sono diventata parte
integrante della Triade, anche perché -dopo le fondatrici Letizia e Danila -
sono il membro più anziano del gruppo che è ancora in gioco.
L’appellativo “Triade” è stato scelto da
voi?
Dany: E' nato per puro caso
in realtà, tra uno scherzo e l'altro!
Lety: A dire il vero non
ricordo esattamente come sia nato...a me pare che sia stata Dany a usarlo per
la prima volta...
Paola: E' stato scelto da
Danila!
Perché è stato scelto un pbem anziché un
pbc?
Dany: All'epoca in cui
abbiamo iniziato, il Pbem era l'unico sistema di gioco "accessibile".
So che sembra preistoria ma parliamo di 10 anni fa, quando per allestire una
land pbc c'era bisogno di assumere un programmatore perché creasse un codice ex
novo. Non sapevamo neanche a chi rivolgerci, essendo novelline in questo campo.
Anche la mia precedente land era un Pbem e così mi sono indirizzata verso
questa tipologia di gioco che già conoscevo bene e sapevo come gestire.
Lety: Personalmente avevo
già partecipato ad altri pbem (ad ambientazione fantasy) e apprezzavo più la
componente narrativa che quella legata a tabelle numeriche e punti vita. Credo
che l'ipotesi di un pbc non sia neppure mai stata presa in considerazione...
Paola: Anche a questa
domanda posso rispondere sono indirettamente. Quando ho iniziato a giocare era
già un pbem, ed è proprio questo il motivo per cui sono entrata nel gruppo. Il
pbem è più simile a una fanfiction e quindi mi ci sono trovata bene visto che
io arrivavo da quel mondo.
Ti piacerebbe se il gioco diventasse un
pbc?
Dany: No. Penso che TyR
Italia verrebbe totalmente snaturato da una eventuale trasformazione in pbc. Non
credo sia un caso infatti che i vari tentativi di creare un pbc western nel
corso di questi anni non abbiano mai portato a un risultato duraturo. Per un
periodo avevo pensato di trasformare il Pbem in un Pbf, così da avere tutte le
"storie" ordinatamente suddivise in thread che ognuno avrebbe potuto
rileggere comodamente. Vi furono alcuni round di votazioni tra gli utenti e le
altre triadine, ma l'idea fu ripetutamente bocciata in quanto a tutti piaceva la
formula Pbem
Lety: Assolutamente
no...ovviamente dopo tutti questi anni rimarrebbe intatta l'amicizia a livello
personale con Dany e Paola ma non mi troverei più bene in un TYR trasformato in
Pbc...dovrei abbandonare!!
Paola: Sinceramente no, mi
sono sempre trovata meglio a utilizzare le email piuttosto che le chat nelle
mie interazioni via internet perché permettono di esprimere meglio le proprie
idee; inoltre il pbem da la possibilità di poter partecipare anche a chi non ha
tempo di dedicarsi al gioco tutti i giorni.
Sono richiesti requisiti particolari per
iscriversi?
Dany: Da sempre abbiamo
preferito la qualità alla quantità. Cerchiamo utenti che sappiano scrivere in un
italiano corretto, che abbiano almeno ben presente l'epoca storica nella quale
è ambientato il gioco e dimostrino una certa voglia per lo meno di leggere la
documentazione a disposizione sul nostro sito ufficiale. A una grossa mole di
utenti non giocanti infatti preferiamo avere un numero minore di partecipanti
attivi e coinvolti nelle trame di gioco.
Lety: No...l'importante è
aver voglia di divertirsi insieme!
Paola: L'unico requisito è
avere voglia di giocare, e quindi non abbandonare alla prima difficoltà o
rallentamento della trama, ed essere capaci di scrivere in modo decente e coerente
con l'ambientazione western.
E’ necessario aver visto il
telefilm?
Dany: Assolutamente no. Se
inizialmente TyR Italia è nata come land dedicata esclusivamente al telefilm
"I ragazzi della prateria", negli anni si è trasformata in una land
western "generica". Ovviamente volendo giocare un personaggio che
appariva nella serie sarebbe necessario averla guardata, ma diversamente è un
western puro in tutto e per tutto. Abbiamo peraltro il grande bonus di disporre
di spezzoni delle puntate del telefilm che mostrano le varie location di gioco,
dalla città di Sweetwater alla stazione dei corrieri. Su richiesta degli
iscritti interessati li condividiamo di tanto in tanto, quando necessario
Lety: Sono l'esempio
vivente che non è necessario aver visto il telefilm...io per prima non l'ho mai
visto: giusto qualche pezzo quando tanti tanti taaaanti anni fa lo davano sulla
rai.
Paola: Sicuramente chi
conosce il telefilm parte avvantaggiato perché conosce già buona parte dei
personaggi, ma non è indispensabile visto che il gioco si discosta parecchio
dalla serie.
Qual è il clima che si respira nel
gruppo?
Dany: Mi piace pensare che
siamo una specie di oasi nel panorama gidierristico odierno. Il fine ultimo da
noi è divertirsi tutti insieme, mediante l'interazione tra giocatori o l'organizzazione
di raduni annuali che diventano sempre di più dei piccoli eventi di cosplay western,
ai quali partecipano anche persone esterne al gioco vero e proprio. Non vorrei
peccare di presunzione, ma credo che in TyR ci sia un'atmosfera molto
rilassata, ci si sente "in famiglia", almeno questo è quanto ci
dicono gli iscritti!
Lety: Secondo me, Tyr è
diventato una piccola famiglia...alternativa ma pur sempre una
famiglia...conoscere poi gli altri giocatori ha rafforzato ancora più questa
sensazione...
Paola: Sicuramente un clima
rilassato e familiare. Non si fanno gare a chi scrive di più o meglio e non ci
sono fazioni opposte. Chiunque voglia venire a giocare con noi è bene accetto!
Ci sono casi frequenti di power player o
killer player?
Dany: "Frequenti"
mi sembra esagerato... diciamo che in 10 anni di attività abbiamo avuto qualche
caso di persone convinte che un gioco western dovesse essere soltanto composto
da una serie infinita di sparatorie in una polverosa cittadina di frontiera,
alla Sergio Leone. In realtà si tratta di una concezione errata in quanto noi
giochiamo il modo di vivere dei pionieri dell'epoca, le difficoltà alle quali
dovevano far fronte, le interazioni sociali, gli echi di guerra, le
scorrerie... sebbene abbiamo avuto periodi più o meno "pericolosi",
non siamo una di quelle land "sparatutto". Da noi i pk e i pp
attecchiscono pochissimo.
Lety: No, anche perché,
l'assenza di punti vita e possibilità di incrementare il livello del
personaggio, lo rende esente da questo tipo di personaggi che, invece,
imperversano in PBC e PBEM fantasy
Paola: Ehmm...non sono
sicura di sapere cosa vogliano dire questi due termini, come ho già detto
TYRItalia è il primo rpg a cui io abbia mai partecipato. Mi sono andata a
cercare i significati di questi termini su Wikipedia e devo dire che di power
player non ce ne sono mai stati, dopotutto da noi non si vince niente. Per
quanto riguarda i killer player, si ci sono state delle morti...ma siamo nel
selvaggio West e quindi sono state in massima parte coerenti con
l'ambientazione!
Gli eventi giocati hanno avuto mai
ripercussioni sulla vita reale? (p. es. sparatorie o ferimenti di pg per mano
di un altro giocatore hanno portato a litigi o discussioni fra i giocatori?)
Dany: Mi piacerebbe poter
rispondere un secco "no". Purtroppo in realtà qualche volta ci è
capitato. Un caso eclatante fu quello di una giocatrice che era con noi anche
da un bel po', ma che si arrabbiò talmente tanto per degli eventi di gioco che
decise di lasciare in quanto non si trovava d'accordo con le scelte On di
alcuni personaggi. In genere scoraggiamo molto questo tipo di atteggiamento,
preferendo tenere sempre ben separati On e Off. Purtroppo ogni giocatore gestisce
il proprio tempo di gioco e il proprio attaccamento ai personaggi in modo
autonomo, quindi di tanto in tanto è successo che qualcuno se la prendesse per degli
eventi di gioco.
Lety: Per fortuna no!! E'
importante distinguere sempre tra personaggio e giocatore...io stessa ho perso
un PNG in una sparatoria (diretta conseguenza delle sue azioni illegali),
sarebbe stato il colmo se avessi messo il muso a tutti per questo!!
Paola: Diciamo che lo
zoccolo duro dei giocatori è capace di distinguere tra le discussioni e le
rivalità che esistono nel gioco e la vita reale. Però in passato c'è stato
qualcuno che ha abbandonato il gioco perché le cose non sono andate come
voleva, oppure è si è offeso/a per qualche cosa detta a proposito del
personaggio. Noi in genere ci facciamo delle gran risate "dietro le
quinte".
Quale scena giocata ti è piaciuta di
più?
Dany: Premetto che molti
dei personaggi ancora oggi in gioco sono stati creati quando anche noi eravamo
più giovani e molto inesperte di gdr. Al punto tale che qualcuno oggi mi dice
che i miei personaggi (che non ho mai cambiato), sembrano giocati da un'altra
persona. Ciò detto, la mia main, Jill Cotton, è un personaggio che si porta
dietro una serie di sciagure, le cui ripercussioni psicologiche sono state più
o meno eviscerate grazie ad anni di giocate ed eventi On. Mi è rimasta
particolarmente impressa una sequenza di giocate che, partite da una sparatoria
e dal ferimento piuttosto grave di alcuni dei personaggi principali, è
culminata dopo qualche mese nel matrimonio di questo personaggio complesso,
complicato ed emotivamente instabile. La scena che mi ha particolarmente
colpita, e qui spero di non fare la figura dell'inguaribile romantica, è stata
quella dei momenti successivi a un matrimonio "riparatore" celebrato
su due piedi in modo frettoloso tra la mia Jill e Andrew. Fu la bravura di
Letizia nel muovere il personaggio col quale in assoluto ho maggiormente interagito
in questi 10 anni, Andrew Bloodfield, che rese quelle giocate assolutamente
indimenticabili. Le ho salvate tutte e le custodisco gelosamente.
Lety: Sarò sadica e
malvagia nei confronti dei miei personaggi ma la scena che mi è piaciuta di più
è forse quella in cui Andrew si è presentato alla festa cittadina in compagnia
di Cora ed è stato licenziato come Pony Express...me lo immaginavo arrivare
convinto di poter spaccare il mondo per poi trovarsi con un pugno di mosche!!
Paola: Mhhh... che domanda
difficile! Sicuramente mi è piaciuto molto il colpo di scena in cui Jill,
sebbene avesse cominciato a frequentare Jimmy, ha capito in realtà di amare
Andrew ed ha "abbandonato" il corriere mentre era ferito. Danila ha
avuto un bel coraggio a prendere quella decisione, ma l'ha fatto perché sentiva
che era coerente con quello che sentiva Jill.
Qual è il tuo personaggio TyR (del
presente o del passato) preferito e perché?
Dany: Ne parlavamo giusto
qualche giorno fa! Ormai i personaggi di TyR sono diventati "di
famiglia". Ci si affeziona a tutti loro! Personalmente adoro
"Wild Bill" Hickok e "Buffalo Bill" Cody, grazie anche a un
viaggio "in real" che mi ha portato nella città di Deadwood, al
cimitero di Mount Moriarty a vedere la tomba di Hickok accanto a quella di
Calamity Jane, e alla cittadina di Cody col suo meraviglioso mega-museo
western, nel quale la sezione "Pony Express" mi ha particolarmente
emozionata. Tuttavia credo che i personaggi ai quali sono maggiormente legata in
assoluto siano Jill Cotton e Andrew Bloodfield. Li abbiamo giocati fino alla
nausea e non ci hanno ancora stancate. Dev'esserci un motivo, no?
Lety: Mi sono divertita un
bel pò con il vecchio Bloodfield (l'Andrew arrogante e viziatello dei primi
tempi)...a volte mi manca perfino...chissà...
Paola: Questa è facile!
Kid!! E' sempre stato il mio favorito! Anche se c'è una parte dei fan del
telefilm che non lo ama particolarmente perché lo vedono troppo perfettino e
che preferirebbero che Lou si mettesse con Jimmy perché, a loro dire, Kid le
tarpa le ali. Ma invece sono molto protettiva nei confronti di Kid e Lou e devo
dire, invece, che è lei che alle volte tira un po' troppo la corda nei suoi
confronti! In più Ty Miller (l'attore che lo interpretava) in passato ha anche
risposto a noi fan e si è dimostrato una persona adorabile! Che voglio di più
dalla vita??
E quale invece non ti piace e
perché?
Dany: Non mi è concesso
dirlo, mi appello al Quinto Emendamento!!!!
Lety: Non c'è un personaggio che non
mi piace attualmente...ognuno ha qualcosa da dire e spunti interessanti da
giocare...Perfino il vecchio Tompkins mi piace eheheheh cattivello al punto
giusto eheheheh^^
Paola: Parlando della serie
originale due personaggi che davvero detesto sono due personaggi secondari, entrambi
sono stati gli interessi amorosi di Jimmy. Una, Sarah, l'ha irretito per poi
addossargli la colpa dell'omicidio del marito e l'altra è l'odiosa gatta morta
Rosemary; che fa la santarellina abolizionista e invece è la prima a essere
razzista al contrario (nei confronti di Kid perché proviene da uno stato del
Sud) e causa la morte di un corriere che non è presente nel RPG, Noah.
Condivido l'arrabbiatura delle fan di Jimmy per il fatto che alla fine della
serie lui si mette con lei.
10 anni di gioco sono un traguardo
invidiabile, che pochissimi pbem possono vantare di raggiungere, eppure
qualcuno vi critica e considera TyR un gioco di serie b solo perché ci sono
pochi iscritti…..
Dany: Dopo 10 anni ci si fa
il callo! Siamo volontariamente uscite dalla classifica "GdRank" di
Gdr Online, proprio perché non siamo interessate alla "competizione".
Personalmente ritengo che non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Se qualcuno
intende valutarci, senza aver mai letto niente, in base al numero di iscritti,
credo che TyR non faccia al caso suo.
Lety: Se abbiamo tagliato
il traguardo dei dieci anni un motivo c'è...pochi giocatori ma buoni, direi...
Paola: Che dire... meglio la
qualità che la quantità! Ci divertiamo insieme? Si! Ci piace sentirci e vederci
anche al di fuori del gioco? Si! Riusciamo a creare una buona trama anche se
purtroppo a volte non abbiamo molto tempo? Ancora si! Io non mi sento né in
gara né inferiore ad altri RPG; ognuno si diverte come più preferisce, io non
mi sento minacciata o invidiosa di altri giochi o fandom solo perché hanno più
iscritti.
Ogni cosa ha lati negativi e lati
positivi, quali pensi che siano i primi ed i secondi in un gioco come questo
che ha meno di dieci iscritti? E quali pensi che prevalgano? Vale il "poca
brigata, vita beata" o "più ce n'è, meglio è"?
Dany: I lati negativi
ovviamente sono che capitano periodi in cui il gioco ristagna e per questo tiriamo
fuori dal cilindro delle quest ad hoc organizzate in modo che tutti i
personaggi in gioco vengano coinvolti dall'evento senza lasciare nessuno in
panchina. Tra i positivi credo ci sia certamente il "pochi ma buoni".
Non ritengo che un sistema di gioco come il Pbem sarebbe piacevole se
coinvolgesse tanti iscritti: seguire le mail di gioco potrebbe infatti
rivelarsi particolarmente seccante. Da quale lato pende l'ago della bilancia?
Beh... stiamo per rinnovare dominio e hosting per altri due anni. Voi che dite?
Lety: Quando in gioco ci
sono decine di giocatori con altrettanti personaggi, si potrebbe perdere di
vista la trama ritrovandosi sommersi da mille azioni e pensieri diversi...ho
partecipato a PBEM in cui in una stessa scena erano in gioco anche quindici
personaggi tutti insieme e, vi assicuro, era molto complicato gestire tutto
insieme. Preferisco come in TYR essere pochi...credo che si facilità
l'interazione: come del resto in un gioco di ruolo reale...
Paola: Beh, sicuramente se
avessimo qualche iscritto in più potremmo giocare trame più articolate e magari
anche essere un po' più veloci. Però sempre meglio essere pochi, ma costanti,
piuttosto che avere tanti giocatori che vanno e vengono e ci mettono in
difficoltà perché magari mollano all'improvviso nel mezzo di una scena, come
purtroppo è già successo in passato...
L’attore Anson Mount, protagonista della
famosa serie western “Hell on Wheels” ha rilasciato un’intervista in esclusiva (qui),
cosa hai provato e che ne pensi in merito?
Dany: Mi ha lasciata a
bocca aperta. Non mi aspettavo assolutamente che si mettesse in contatto con me
e che dimostrasse interesse nei confronti del nostro progetto, anche e
soprattutto perché proprio in quel periodo stava avendo problemi con alcune
stalker nei confronti delle quali ha poi dovuto prendere provvedimenti. L'idea
di TyR, il nostro gruppo di gioco, i raduni... lo hanno colpito. Ha concesso
un'intervista a noi riguardo il telefilm "Hell on Wheels", del quale ci
sarà un cosplay a tema durante il nostro prossimo raduno e questo mi ha
riempita d'orgoglio. Non capita certamente tutti i giorni!
Lety: All'inizio mi
sembrava impossibile che un attore "vero" avesse accettato di farsi
intervistare per TYR. Ovviamente la cosa è stata molto lusinghiera e mi ha
fatto pensare che Anson Mount sia una persona tranquilla e per niente montato
dal successo...
Paola: Penso che sia stato
molto gentile e generoso a dedicare il suo tempo a rispondere alle domande di
Danila, che non è ne una giornalista ne una blogger ufficiale, ma solo una fan
che voleva conoscere un po' di più il suo mondo. Non credo che tutti si
sarebbero comportati nello stesso modo!
Gli avete chiesto se gli piacerebbe
iscriversi?
Dany: Assolutamente no,
anche perché non parla italiano! Però l'abbiamo invitato al raduno 2015. Ci ha
ringraziato, ma ci ha anche ricordato che New York, dove vive al momento, non è
proprio dietro l'angolo! Con l'inizio a breve delle riprese della quinta e
ultima stagione di "Hell on Wheels", gli sarebbe impossibile
partecipare. Dopo il raduno gli faremo avere le fotografie del cosplay a tema,
però!
Lety: Dany glielo hai
chiesto??*__*
Paola: LOL! Questo non lo
so! Dovresti chiederlo a Danila! Certo che con un Bohannon in giro per
Sweetwater ne vedremmo delle belle!
Come immagini il gruppo fra altri 10
anni?
Dany: Un gruppo di amici in
real, prima di tutto, che ancora si divertono a vestirsi da cowboy per un weekend
l'anno, che non si sono ancora stufati di interpretare dei personaggi in un
Pbem, infischiandosene del fatto che questa tipologia di gioco è probabilmente
caduta in disuso da chissà quanto. Direi che il bilancio di questi primi 10
anni è estremamente positivo. Chissà cosa succederà al 20° compleanno di TyR!
Lety: Secondo me saremo
ancora qua...con buona pace di mariti e compagni ahahahah
Paola: Un gruppo di gente di
mezza età che ancora non ha perso la voglia di scrivere e di perdersi per
qualche tempo in un mondo di fantasia, senza farsi mettere i paletti dai
pregiudizi e dal fatto che ”siamo diventati troppo vecchi per giocare e
inventarci storielline invece di pensare alle cose serie' !
Intervista a cura di: Susanna & BlackJack